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The Stigmata

Marisa, Vittima dell’Eucaristia

Marisa ha sofferto i dolori della passione: sudorazione, transverberazione, stimmate, flagellazione ed incoronazione di spine.

La vocazione di Marisa viene definita da Gesù: “La tua vocazione non è un sacramento, ma sorregge il sacramento”

Per salvare il pianeta Terra Dio ha chiesto diverse volte a Marisa una grande sofferenza che uccideva moralmente anche il Vescovo.

In quei momenti tremendi che vedono Marisa dilaniata dal dolore provocato dalle stimmate, dal colpo di lancia e dalla corona di spine, il Vescovo è stato sempre accanto a lei e, partecipando alla sua sofferenza, pregava incessantemente.

La Madonna ci ha rivelato: “Non vi nascondo, miei cari figli, che la vostra sorella continua a soffrire sempre il martirio d’amore: la passione. Dovete sapere che le stimmate invisibili non spurgano e fanno male, mentre le stimmate visibili spurgano e fanno meno male.

Ma chi può capire questo o accorgersi di questo? La sofferenza continua, Gesù l’ha scelta e lei ha detto sì, anche se qualche volta crolla o tutto crolla intorno a lei. Poi si riprende, alza gli occhi verso il Padre e chiede aiuto, lo stesso avviene per il sacerdote. Voi non potrete mai capire quale grande sofferenza è arrivata ai miei due figli per aver accettato le apparizioni, per aver amato l’Eucaristia, per aver amato le anime” (Lettera di Dio. 16.8.1998).

Il 15 gennaio 2004, un grande miracolo eucaristico nel luogo taumaturgico ha reso possibile la contemporanea presenza di sangue divino e sangue umano in un’ostia, evento mai verificatosi nella storia della Chiesa.

15 gennaio 2004

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