Quaresima 2025
Ogni giorno della Quaresima deve essere vissuto per prepararsi a vivere con più amore e responsabilità il Triduo Pasquale. Nell’arco della Quaresima, ci deve essere un impulso sempre più crescente e forte che si manifesta con la fede e l’amore nei riguardi dell'Eucaristia. Ogni nostra azione deve tendere a Gesù Eucaristia. Il digiuno, il sacrificio, i fioretti, l'elemosina servono a purificarci per accostarsi all'Eucaristia con il cuore più pulito e puro.
Oggi, Mercoledì delle ceneri, celebriamo l’inizio solenne della Quaresima. Mi sono sempre chiesto come mai i fedeli, a cominciare da noi ecclesiastici, sacerdoti e vescovi, debbano assumere un atteggiamento triste e quasi sofferente. Nel Vangelo invece c’è scritto: “E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.” (Mt 6,16-18).
Fate anche qualche sacrificio, qualche fioretto, qualche digiuno, non dico tutta la giornata per chi non può, ma almeno per una parte, e offritelo a Dio Padre, a Dio Figlio, a Dio Spirito Santo. (Dalla lettera di Dio, 13/02/2005)
Il Cristo è asceso sulla croce, perché Egli stesso ha detto: “Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32), quindi anche la croce è una vera e propria ascensione, perché da questa immolazione cruenta scaturiscono e derivano tutte le altre ascensioni, anche le nostre. Infatti, noi ascendiamo e ci innalziamo all’amore di Dio durante la vita terrena e nella gloria del Paradiso dopo la morte, proprio perché Cristo è asceso sulla croce.
Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
A voi chiedo soltanto di pregare e di vivere questa quaresima in unione a Dio con fioretti, sacrifici, digiuno. Fate la Via Crucis, è una preghiera a cui tengo moltissimo.
Ho meditato su questa parabola in modo intenso per diverse ore; vi ho donato le mie riflessioni, fatene parte della vostra vita, utilizzatele per il vostro stile di vita e la vostra esistenza; d’altra parte qualcuno di voi forse nel passato può aver seguito la strada del figlio minore, ma oggi certamente tutti quanti voi siete dalla parte del figlio maggiore.
La Parola di Dio è talmente ricca e profonda che possiamo applicarla anche alle nostre situazioni e capire che calza perfettamente. L’espressione “Faccio una cosa nuova” riguarda la novità del Nuovo Testamento, della nuova Alleanza.
Nella Domenica delle Palme, ricordiamo l’entrata messianica di Gesù, a Gerusalemme; molte persone entusiaste con in mano le palme e i ramoscelli di ulivo erano accorse e acclamandolo al grido: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il Re d’Israele!” (Gv. 12, 13).