La nostra storia
Il nostro movimento ha avuto un inizio modesto nel 1971.
Gli iniziatori del movimento sono il sac. Claudio Gatti della diocesi di Roma e la Sig.na Marisa Rossi di Roma.
Don Claudio e Marisa, partendo da esperienze ed ambienti diversi, avevano in comune gli stessi ideali: fare concretamente qualcosa per i sacerdoti in difficoltà ed iniziare un apostolato più personale ed incisivo in mezzo ai giovani.
Ciascuno di essi per raggiungere tali scopi ha rinunciato a prospettive sicure (famiglia, carriera...) per rispondere alla particolare vocazione a cui sentivano di essere chiamati.
Abbiamo iniziato in pochi, ma poi piano piano molti altri si sono aggiunti e questo ci ha rallegrato moltissimo, perché la fede é un bene di cui godiamo intensamente quando é vissuto in unione a tanti fratelli.
Abbiamo individuato come primo obbiettivo del nostro lavoro i giovani, poiché sono lontani dai sacramenti e non portano avanti nessuna formazione religiosa.
Abbiamo creato degli agganci nei luoghi dove essi vivono e cercato di scoprire coloro che erano in qualche modo interessati alla problematica religiosa.
Abbiamo offerto a costoro la possibilità di risolvere i dubbi di fede, di pregare e di riflettere, invitandoli in ambienti sereni e mettendoci a loro disposizione.
Dopo un anno riprendo un colloquio sommesso e rispettoso con tutti i fratelli e le sorelle che vogliono prestarmi attenzione e mostrarmi affetto.
Permettetemi di essere sincero fino a sembrare rude e di esporvi tutto con schiettezza fino a sembrare intransigente.
Ho troppo rispetto della verità per non accettare compromessi, ho troppo amore per tutti voi per escludervi dalla nostra vita, anche se è una vita che ha conosciuto molta sofferenza che si è presentata sotto nomi diversi, ma nomi che fanno paura: gelosia, invidia, malignità, diffamazione, calunnia, disonestà, presunzione e superbia.
Come già sapete, il 24 ottobre 1993 le presunte apparizioni sono state aperte a tutti, ma prima ne era stata informata l'autorità ecclesiastica.
L'anno si è aperto con la piĆ¹ grande sofferenza, allorquando il Card. Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la diocesi di Roma, con lettera datata 6 dicembre 1994, ha sospeso la facoltà di conservare l'Eucaristia nella nostra cappella e di celebrarvi la S. Messa, e si è concluso donandoci la grande gioia della visibilità miracolosa dell'Eucaristia avvenuta il 14 settembre 1995 nel giardino della nostra sede di via delle Benedettine; miracolo eucaristico questo, che si è ripetuto molte altre volte alla presenza di migliaia di persone e continua a ripetersi mentre scriviamo.
Si può bene affermare che in questo lasso di tempo lo straordinario è divenuto normalità e che queste miracolose apparizioni dovranno, in futuro, essere ricordate soprattutto come apparizioni eucaristiche.
Noi, membri del Movimento Impegno e Testimonianza, abbiamo veduto ed abbiamo creduto, insieme a tante altre persone ed abbiamo il diritto di credere.
Anche durante l'anno 1995-'96, noi del Movimento "Impegno e Testimonianza" innalziamo al Signore il nostro canto di lode, alternando note liete e note tristi.
Intorno a noi si stringe, infatti, come una morsa, una campagna feroce di denigrazione, di cattiveria, di calunnia e di diffamazione; sacerdoti, suore e persino alcuni vescovi continuano a dare nei nostri riguardi giudizi contrari alla verità e non fondati sulla carità; inoltre scoraggiano i laici a partecipare agli incontri biblici e di preghiera e a presenziare alle apparizioni mariane ed eucaristiche in via delle Benedettine, 91, a Roma.
Rispettiamo chi afferma di non credere all'origine soprannaturale dei fenomeni di cui siamo molte volte testimoni, ma non possiamo permettere a nessuno di mettere in dubbio la nostra onestà, buona fede ed equilibrio mentale.
A quest'ultimo riguardo dobbiamo dire che gli esami clinici cui è sottoposta Marisa presso il day hospital dell'Istituto di Clinica delle malattie nervose e mentali dell'Università degli studi di Roma "La Sapienza" (1), dimostrano l'inconsistenza dell'accusa di turbe psichiche nella veggente.
Siamo del parere che la presentazione a questo nuovo volume dei messaggi della Madre dell'Eucaristia sia superflua, perché mai, come in quest'ultimo anno sociale, Gesù e la Madonna sono stati così assiduamente presenti in mezzo a noi, per cui leggendo attentamente i messaggi che ci hanno dato, è possibile conoscere la nostra storia. Gesù Eucaristia e la Madre dell"Eucaristia hanno gioito, sofferto, atteso, pregato, hanno vissuto con noi ogni attimo della nostra vita che va dal 1 novembre 1996 al 30 settembre 1997.
Affermiamo davanti a Dio, alla Chiesa e alla nostra coscienza che in questo lavoro il nostro obiettivo è essere sorretti dalla carità e rispettosi della verità, perché come ha detto Gesù: "La verità vi fa liberi". (Gv 8,32)
Niente e nessuno ci potrà condizionare: né rispetto o calcolo umano, né paura di assumerci le nostre responsabilità, né il timore di andare incontro a gravi conseguenze.
Il Papa, il 27 ottobre 1995, ha affermato: "Il sacerdozio è un dono, un mistero; il sacerdozio è punto nevralgico dell'intera vita e missione della Chiesa. La santa Messa è in modo assoluto il centro della mia vita e di ogni mia giornata. Mai nel corso di questi anni ho lasciato la celebrazione del Santissimo Sacrificio.
Se ciò è accaduto, è stato soltanto per motivi indipendenti dalla mia volontà". Come può coesistere questo insegnamento del Papa con l'orientamento di molti sacerdoti e di diversi Vescovi che puntano a sostituire la celebrazione della santa Messa con la semplice liturgia della Parola?
"Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta", ripetiamo sempre ad alta voce durante la S. Messa dopo la consacrazione eucaristica; spesso senza renderci conto del significato di queste parole che nessuno ci ha spiegato.
La morte e la risurrezione del Cristo, il mistero pasquale, in modo misterioso, ma reale si attualizzano nella celebrazione della S. Messa: "Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato" (I Cor 5,7), "Cristo morì per i nostri peccati, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le scritture" (I Cor 15,3-4), scrive S. Paolo.
I fedeli e soprattutto i sacerdoti devono vivere il mistero pasquale: morire e risorgere come Cristo, morire al peccato, risorgere alla vita di grazia, verità che sempre S. Paolo insegna in modo chiaro e comprensibile: "Per mezzo del Battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo è stato risuscitato per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova" (Rm 6,4).
L'anno sociale 1998-1999 verrà ricordato da tutti i membri del M.I.T. "Madre dell'Eucaristia" come "l'anno dell'episcopato", perché il 20 giugno 1999 Dio con sua libera e sovrana iniziativa ha ordinato vescovo il nostro sacerdote Don Claudio Gatti, senza chiedere all'interessato né il parere né il consenso.
Marisa, i giovani, gli adulti del Movimento Impegno e Testimonianza - "Madre dell'Eucaristia" annunciano che il giorno 20 giugno 1999 Don Claudio Gatti è stato ordinato Vescovo ed ha ricevuto tutti i poteri da Nostro Signore Gesù Cristo, Primo, Sommo, Eterno Sacerdote della Nuova Alleanza, fondatore e capo della Chiesa e della gerarchia ecclesiastica.
"Il Padre mio continua ad agire ed anch'Io agisco." (Gv 5,17) Tutto ciò che la SS.ma Trinità ha operato nel luogo taumaturgico (...) non appartiene solo alla storia del Movimento Impegno e Testimonianza, ma fa parte della storia della Chiesa.
Il giorno 11 giugno 2000, festa di Pentecoste, mentre celebravo la santa Messa nella chiesa "Madre dell'Eucaristia" è avvenuto un grande miracolo eucaristico. Avevo appena ultimato di recitare la formula di consacrazione del pane, quando dalla mia ostia ha cominciato a fuoruscire il sangue. Per me il tempo si è fermato.
L'anno sociale 2000 - 2001 verrà ricordato e distinto da quelli che l'hanno preceduto come "l'anno dei tre miliardi di conversioni". Ci rendiamo conto che persone mediocri spiritualmente o che non vivono neanche il più modesto rapporto con Dio di fronte all'annuncio di Gesù Cristo della conversione di tre miliardi di persone possono storcere la bocca, fare commenti ironici e mostrare incredulità. Gesù ha precisato che è avvenuto grazie al coraggio e alla forza del vescovo, grazie all'immolazione della veggente, alle adorazioni eucaristiche, ai sacrifici, e ai digiuni dei membri della nostra piccola comunità.
Terminato il periodo che doveva essere di riposo rivelatosi invece pieno di sofferenze, amarezze e preoccupazioni, con il ritorno a Roma del vescovo e della veggente è iniziato il nono anno delle apparizioni pubbliche della Madre dell'Eucaristia. Il demonio non ha mai cessato di perseguitare e tormentare Don Claudio e Marisa: padre dell'inganno e della menzogna, ha fatto comparire il 5 settembre sul petto di Marisa un capello, verso il quale il vescovo e la veggente hanno mostrato immediatamente repulsione e fastidio. La Madre dell'Eucaristia ha confermato che la presenza del capello faceva parte di un piano diabolico: "Marisella, quel capello l'ha portato il demonio per farvi cadere in un tranello, ma voi non ci siete caduti"
Don Claudio e Marisa sono tornati dalle vacanze a Roma più stanchi, provati e delusi di quando erano partiti: come ha detto la Madonna "Non hanno fatto due mesi di vacanza, ma di martirio". 1 La Mamma del Cielo ha spiegato con le lacrime agli occhi ai due figliolini che "La vostra croce è molto pesante, ma non possiamo toglierla, come Dio Padre non ha tolto la croce a suo Figlio". 2 Nel primo incontro della comunità, Don Claudio ha detto ai presenti: "Armiamoci di forza, coraggio e pazienza, perché l'anno sociale 2002-2003, che sta per iniziare, sarà il più duro, il più critico e il più sofferto di tutti quelli che l'hanno preceduto". Questo annuncio profetico si è realizzato in pieno, perché, Don Claudio e Marisa, oltre avere patito grandi sofferenze fisiche, morali e soprannaturali, sono stati colpiti ferocemente dall'ultimo colpo di satana. Noi abbiamo cercato di sostenerli nella loro grande sofferenza con la preghiera ed il sacrificio.
"Come promesso, la Madre dell'Eucaristia ha accompagnato i due cari figliolini durante il viaggio di ritorno a Roma, dove avrebbero vissuto un nuovo e più doloroso anno sociale". Questa frase chiude la presentazione del libro che raccoglie le lettere di Dio dell'anno sociale 2002-2003 e le ultime sue parole suonano come un annuncio profetico, molto doloroso, che troverà la sua piena realizzazione durante l'intero anno sociale 2003-2004. Ogni giorno il Vescovo e la Veggente hanno bevuto il calice amaro della sofferenza, che, presentandosi sotto modi diversi, ha reso la loro vita simile a quella del Crocifisso. Durante l'anno sociale 2003-2004 la comunità di Roma è stata continuamente attaccata da furiosi assalti del demonio che ha cercato in tutti i modi di fomentare nel suo interno le divisioni ed ha approfittato delle debolezze di alcuni membri per staccarli dalla comunità.
L'8 settembre, festa della Natività della Beata Vergine Maria, abbiamo organizzato il primo incontro spirituale del nuovo anno sociale. Marisa, durante l'apparizione, ha visto accanto alla Madre dell'Eucaristia una culla, nel cui interno giaceva una piccola bimba: Maria. La Madonna dopo aver premesso che "Dio può fare tutto ciò che vuole", ci ha fatto sapere che l'Onnipotente "ha messo la piccola Maria nella culla che il mio amato sposo, con tanto amore, aveva preparato per Gesù". Dio può rendere presente ciò che per noi è passato e attualizzare in ogni momento ciò che è avvenuto in altro tempo. Come Dio rende presente il sacrificio di Cristo sulla croce a coloro che partecipano alla S. Messa, ugualmente può mostrare Maria come bimba, giovane, donna incinta e mamma che stringe sul cuore il figlio. Nello stesso momento la può far apparire come Immacolata Concezione e Madre dell'Eucaristia.
All'inizio del nuovo anno sociale il Vescovo era schiacciato dalla spossatezza e la Veggente dilaniata dal dolore. Nessuno dei due era in grado di riprendere le normali attività e Marisa lo ha evidenziato in un colloquio con la Mamma del Cielo: "Il Vescovo sta crollando giorno per giorno. Sono anni che triboliamo, che soffriamo e siamo molto stanchi. Voi avete dichiarato il Vescovo santo e lui sta soffrendo paurosamente, non ha la forza di parlare, di ricominciare gli incontri biblici, di ricevere le persone, di svolgere i suoi compiti".[1] Gesù e la Madonna hanno mostrato sollecitudine e preoccupazione per Mons. Claudio Gatti: "Pregate per il vostro Vescovo, affinché si riprenda completamente e possa stare di più in mezzo a voi".
Con il ritorno a Roma del Vescovo e della Veggente è iniziato il nuovo anno sociale, 2006-2007, il più duro, il più difficile e il più sofferto di tutti quelli che l'hanno preceduto. Ma anche l'anno in cui si raccoglieranno i più grandi frutti spirituali: nuove ed abbondanti conversioni di fedeli, soprattutto di sacerdoti, vescovi e cardinali, salita dal Purgatorio in Paradiso di centinaia di milioni di anime, un ulteriore incremento del trionfo dell'Eucaristia, una maggiore diffusione della conoscenza e devozione alla Madre dell'Eucaristia, il moltiplicarsi della bilocazione di Mons. Claudio e Marisa in moltissime nazioni ed infine le 51 consacrazioni episcopali e le 77 ordinazioni sacerdotali che il Vescovo dell'Eucaristia, sempre in bilocazione, ha compiuto in numerose nazioni del terzo e quarto mondo. Ma quanta amarezza, delusione e stanchezza, di tanto in tanto alleggerite dalla gioia per i frutti spirituali raccolti, hanno accompagnato la vita dei "due figliolini della Madonna"!
Il 9 Settembre il Vescovo e la Veggente sono tornati a Roma. Purtroppo le condizioni di salute di Marisa si erano ulteriormente aggravate e la Madonna ci ha fatto sapere: "Marisella non sta affatto bene, la sua salute peggiora sempre più. La sua vita è dura ed ogni giorno lo diventa sempre più. È stata due mesi fuori Roma a causa del caldo, perché le creava difficoltà nella respirazione ed è tornata in condizioni peggiori di quando è partita".[Lettera di Dio del 12 settembre 2007] Anche Mons. Claudio era "molto stanco e provato" come ha riconosciuto Marisa, parlando con la Madonna. Il 14 Settembre, preceduto da un triduo, abbiamo celebrato il dodicesimo anniversario del primo grande miracolo eucaristico. Gesù ci ha ricordato "Voi avete pensato che i potenti uomini della Chiesa l'avrebbero accettato, ma non è stato così. È stata una giornata memorabile; tutti eravate contenti e felici, ma gli uomini della Chiesa hanno distrutto tutto".[Lettera di Dio del 14 settembre 2007]