I grandi insegnamenti
Nel Vangelo sono racchiusi i grandi insegnamenti di Gesù e ogni riga è una ricchezza inestimabile per il cammino verso la santità. I messaggi della Madre dell'Eucaristia sono in perfetta comunione con la Sacra Scrittura e ci propongono gli insegnamenti necessari per crescere spiritualmente sia a livello individuale che comunitario. Facendo quindi riferimento al Vangelo e ai messaggi ripercorriamo i punti del decalogo del consacrato alla Madre dell'Eucaristia, formulato da Don Claudio Gatti in occasione della festa dell’immacolata Concezione del 1994. In questo articolo approfondiamo il primo punto del decalogo: impegnarsi a rispettare i comandamenti di Dio e i precetti della Chiesa.
La Madonna il 14 febbraio di quest'anno ci ha ricordato che "chi non osserva i comandamenti di Dio offende gravemente Gesù. Non osservare la legge di Dio è peccato grave. Il fatto che sono passati duemila anni non significa che la legge di Dio va messa da una parte, la legge di Dio va rispettata sempre, ma gli uomini rispettano solo ciò che fa comodo ( ) Non è la Chiesa, non è l’uomo, è Dio che ci ha dato i comandamenti ed essi vanno rispettati ( ) Rispettate la legge di Dio e soprattutto amate la legge di Dio". Spesso l’uomo cerca dei compromessi per adattare la legge di Dio alle proprie esigenze, non deve essere la legge ad adattarsi all’uomo, ma l’uomo alla legge.
Gesù ci dice: "Non pensate che Io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento" (Mt 5, 17-18).
Il compimento di cui parla Gesù è l’amore. Sappiamo che il vero amore si può comprendere e trasmettere solo conducendo una vita di grazia, che è assicurata rispettando i comandamenti e accostandosi ai sacramenti che la alimentano e la rafforzano.
Noi dovremmo avere il desiderio di rendere partecipi della nostra esperienza di vita cristiana anche i fratelli più lontani e riconoscere insieme a loro il nostro Signore come unico Dio: "Parlate di Lui, non abbiate paura; il vero cristiano non ha paura di far conoscere mio Figlio Gesù, desidero che voi lo adoriate nelle chiese, se potete. Non potete dargli solo un po' di briciole" (Mess. del 25 febbraio 1996). Dio deve occupare il primo posto nella nostra giornata e nella nostra vita, se non possiamo riceverlo dentro di noi, ci ha chiesto almeno di fargli compagnia adorandolo in chiesa davanti ai tabernacoli dove spesso è trascurato o dimenticato.
"Mettete prima Dio e poi tutto il resto, perché nella vita terrena agire in grazia, fare tutto per amore di Dio, offrire a Dio le sofferenze sopportate durante la giornata deve essere considerato l’impegno più importante" (Mess. del 25 dicembre 1996). "Se non mettete Dio al primo posto la vita diventa veramente difficile. Mettetelo al primo posto, amate Gesù Eucaristia e tutto sarà più facile" (Mess. del 17 agosto 1997).
Il più grande atto d'amore che Dio ha compiuto è averci donato suo Figlio Gesù che si è incarnato, è morto ed è risorto per noi e ogni Santa Messa rinnova la morte e la resurrezione del Cristo. Gesù Eucaristia si fa presente sull’altare in Corpo, Sangue, Anima e Divinità e quando lo accogliamo in grazia ci dona gioia, pace e amore. Perché gli uomini dimenticano tutto questo?
"Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame, chi viene a me non avrà più sete". (Gv 6,35).
L'Eucaristia è il fulcro della vita cristiana, senza di essa non esiste né vita spirituale né Chiesa: nessuna forma di preghiera, per quanto bella e significativa, può sostituire il sacramento che ci permette di ricevere Gesù nel nostro cuore.
Non si può ignorare l'esistenza del terzo comandamento che, insieme al sesto, sembra essere annullato nella coscienza di una società che si definisce cristiana.
Il nostro corpo e la nostra anima sono un capolavoro di Dio e come tale deve essere rispettato come un'opera sacra. Noi non possiamo concedere al dominio di Satana il nostro corpo, che è tempio di quello spirito che abbiamo ricevuto nel Battesimo: non possiamo fare del nostro corpo ciò che vogliamo, né dobbiamo assecondare i nostri istinti in nome della modernità dei tempi.
Il Signore ci ha dato un'intelligenza ed un'anima da rinvigorire tramite i sacramenti per dominare i nostri sensi.
Nel catechismo della Chiesa cattolica leggiamo: "l’alleanza degli sposi è integrata nell’alleanza di Dio con gli uomini, l’autentico amore coniugale è assunto nell’amore divino. Il vincolo matrimoniale è dunque stabilito da Dio stesso, così che il matrimonio concluso e consumato tra battezzati non può mai essere sciolto". Perché si parla con tanta naturalezza di tradimento, di annullamento di divorzio? Sono scelte dettate dalla libertà che l’uomo pretende di avere nel gestire la sua vita.
La vera libertà è in Dio e nel seguire i suoi insegnamenti. La vita di grazia ci fa liberi e per farcelo capire, la Madonna ripete: "Vi supplico e vi chiedo con tutto il cuore: restate sempre in grazia di Dio. Quando l’uomo è in grazia di Dio ha il Paradiso nell’anima" (Mess. del 1 aprile 1990).