Ricevete mio Figlio Gesù in grazia
Queste parole, ripetute all’infinito dalla Madre dell'Eucaristia, rappresentano il cuore della vita spirituale di ogni cristiano.
Questo è importantissimo agli occhi di Dio, ma non viene annunciato. Si sta portando avanti un'inutile polemica: se ricevere l'Eucaristia in bocca o in mano; è una questione che sta scatenando conflitti, litigi e discussioni nei membri di uno stesso gruppo e tra gruppi diversi, portando a peccare contro la carità e l’umiltà.
Nel messaggio del 13 dicembre 1998, la Madonna è intervenuta con insistenza su questo argomento per indicarci come agire al riguardo, perché si sono create confusione ed animosità che preoccupano e come lei stessa ha detto, è stata costretta ad usare dei toni più forti del solito: "Io non ho mai detto come prendere la Santa Comunione, ho detto soltanto: ricevete mio Figlio Gesù in grazia. Poi se la prendete in ginocchio, seduti, in piedi, in bocca o in mano non ha importanza. l’importante è ricevere Gesù in grazia: questa è la cosa più grande, più bella, più importante Ma c'è qualche veggente che continua a mandare avanti questo messaggio dicendo che lo ha detto la Madonna; se io ho parlato con loro in questo modo l’avrei fatto anche qui Io non ho mai detto ad alcun veggente di prendere la Comunione in bocca, in mano, in piedi, in ginocchio o seduti. Ho solo detto: ricevete mio Figlio Gesù in grazia" e di fronte a questa affermazione ogni tentennamento deve cessare; "Chi non vuole capire stia zitto, non parli, perché in questo modo si continua a buttare zizzania".
Nei suoi messaggi la Madre dell'Eucaristia ci ha sempre insegnato la docilità al Santo Padre. Vogliamo a questo riguardo lasciar parlare proprio il Papa, riportando testualmente le parole che egli ha rivolto a tutti i vescovi nella lettera Dominicæ Cenae sul "Mistero e culto dell'Eucaristia": "In alcuni paesi è entrata in uso la comunione sulla mano. Tale pratica è stata richiesta da singole conferenze episcopali ed ha ottenuto l’approvazione della sede apostolica. Tuttavia giungono voci su casi di deplorevoli mancanze di rispetto nei confronti delle specie eucaristiche, mancanze che gravano non soltanto sulle persone colpevoli di tale comportamento, ma anche sui pastori della Chiesa, che fossero stati meno vigilanti sul contegno dei fedeli verso l'Eucaristia. Avviene pure che, talora, non è tenuta in conto la libera scelta e volontà di coloro che, anche dove è stata autorizzata la distribuzione della comunione sulla mano, preferiscono attenersi all’uso di riceverla in bocca. È difficile quindi, nel contesto dell’attuale lettera, non accennare ai dolorosi fenomeni sopra ricordati. Scrivendo questo non ci si vuole in alcun modo riferire a quelle persone che, ricevendo il Signore Gesù sulla mano, lo fanno con spirito di profonda riverenza e devozione, nei paesi dove questa pratica è stata autorizzata".
Chi è con il Papa e ne segue e condivide gli insegnamenti, è con la Chiesa: "Quando il Santo Padre che oggi si chiama Giovanni Paolo II dirà di nuovo come fare, voi gli ubbidirete. Domani ci sarà un altro Papa e voi farete come vi dirà: questo non è ricatto, è obbedienza. Se dirà di prendere la comunione in bocca, la prenderete in bocca, se dirà in mano la prenderete in mano, ma oggi nessuno è obbligato: siete liberi come siete liberi di amare o di non amare, di vivere in grazia o in peccato, ma la responsabilità è vostra; siete liberi in tutto, Dio ci ha lasciati liberi". l’autorità ecclesiastica deve emanare delle norme e Dio vuole che queste vengano rispettate. Allora perché continuare a polemizzare, perché non essere docili a quanto dice il Sommo Pontefice?
Purtroppo si è diffusa la convinzione che le profanazioni eucaristiche siano aumentate a causa del fatto che la Santa Comunione si possa ricevere anche in mano. Al riguardo la Madonna interviene per fare luce e chiarezza: "Perché voi uomini sprecate tanto tempo per delle cose che non hanno importanza? Le messe nere ci sono sempre state, le ostie sono state sempre sottratte; oggi se ne sente parlare di più perché la situazione è più sfacciata, ma le profanazioni sono sempre avvenute, e alle messe nere partecipano anche sacerdoti perché solo un sacerdote può prendere l’ostia grande. È per questo che vi invito a pregare per queste persone". Su quest'ultimo punto preferiamo tacere e pregare per loro.
Qualsiasi sacerdote, come ci ricorda il Papa, ha il dovere di vigilare sul comportamento dei fedeli, anche al momento della distribuzione dell'Eucaristia. Solo il sacerdote che ama veramente l'Eucaristia è sollecito affinché ogni azione dei fedeli e dei confratelli sia compiuta nel pieno rispetto e adorazione dell'Eucaristia, senza con questo voler togliere al fedele la sua personale responsabilità.
La Madonna ci esorta a guardare noi stessi, senza giudicare gli altri e a non avere l’atteggiamento farisaico di sentirci arrivati: "Quante ostie profanate sono arrivate qui? Pugnalate, bruciate, che alcuni di voi hanno visto chi le ha portate a loro? Dove le hanno prese? Per la comunione in mano? Oh no, miei cari figli, questo c'è da sempre La prima cosa che fate voi cristiani è incolpare coloro che ricevono la comunione in mano. No, chiedetevi forte nel vostro cuore e dite: "Sono a posto io? Posso ricevere Gesù in grazia?". Questa è la cosa più bella e più importante".
Chi può dirsi arrivato? Il vero santo non dirà "sono arrivato alla santità, alla perfezione" perché il vero santo misura il suo amore con quello di Dio, la sua grazia e la sua santità con quella di Dio e vede che c'è una sproporzione infinita.
La Madonna continua così: "Guai a voi scribi e farisei che salite sul pulpito, che vi sentite a posto! No, la vita di Gesù non è così, è umile e semplice. Gesù stesso ha detto il Giovedì Santo, nel cenacolo: "Prendete e mangiate, questo è il mio corpo", non ha detto: "Adesso vi do la comunione in bocca, in mano, in ginocchio, in piedi"!". Per evitare che tutti mettono le mani nella pisside e che l’iniziativa privata crei confusione, la Santa Comunione viene distribuita come prescrive l’autorità ecclesiastica: liberamente in bocca o in mano.
"Miei cari figli, chinate il capo e invocate Gesù Eucaristia e poi liberi, semplici come colombe, vi invito a volare, ma in grazia, con il cuore limpido, pulito, bello, puro"; questo appello accorato della Madre dell'Eucaristia si sposa con quanto afferma il Papa: "Cristo, ricevuto nell'Eucaristia, deve trovare nel cuore di ognuno una degna dimora".
Speriamo che questo messaggio della Madre dell'Eucaristia sia messo in pratica o quanto meno ascoltato con lo spirito di chi apre il proprio cuore alle sue parole e ai suoi richiami per camminare verso il traguardo della santità.
Riportiamo le sue parole, rivolte esattamente una settimana dopo, il 20 dicembre 1998: "Vorrei che ciò che ho detto il 13 dicembre e ciò che oggi il sacerdote ha commentato con molta delicatezza sia messo in pratica da tutti: fate come volete, siete liberi, ma ricevete mio Figlio Gesù in grazia. Quante volte ho detto questo? Quante volte? E si perde tempo, direi che anch'io perdo tempo nel ripetere sempre le stesse cose, come il sacerdote e voi che ascoltate. Ma questo messaggio è rivolto a tutti coloro che perdono tempo a parlare di cose che nessuno ha detto. Dio non ha mai dato un messaggio così, io non ho mai detto a nessun veggente come prendere la santa Comunione; ho detto soltanto: ricevete mio Figlio Gesù in grazia. Possibile che è tanto difficile questo? Abbandonatevi a Dio".
Vogliamo, con questo articolo, essere solo i portavoce di ciò che dice la Madre dell'Eucaristia, impegnandoci a mettere in pratica i messaggi che Dio le affida.