Raccolta delle Lettere di Dio

Festa dell’Immacolata Concezione

Roma, 8 dicembre 1995 - ore 10:40

Marisa - Rispetti sempre le nostre situazioni.

In questo momento ti raccomando le persone malate, tutte quelle che si sono affidate alle mie preghiere. Anche oggi ti chiedo: Madonnina mia, va' da Dio Onnipotente a chiedere le grazie di cui ognuno di noi ha bisogno. Grazie a nome di tutti.

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza.

Oggi è una grande festa. La storia inizia con Maria Immacolata e termina con la Madre dell'Eucaristia; è un arco bellissimo, trionfante come tu stai vedendo, mia cara figliola.

Vorrei che una grande gioia fosse nei vostri cuori puri, limpidi, preziosi agli occhi di Dio. Come già ho detto nell'incontro con i giovani: fate una buona confessione, ricevete mio Figlio Gesù in grazia.Vorrei che una grande gioia fosse nei vostri cuori puri, limpidi, preziosi agli occhi di Dio. Come già ho detto nell'incontro con i giovani: fate una buona confessione, ricevete mio Figlio Gesù in grazia.Vorrei che una grande gioia fosse nei vostri cuori puri, limpidi, preziosi agli occhi di Dio. Come già ho detto nell'incontro con i giovani: fate una buona confessione, ricevete mio Figlio Gesù in grazia.

Questa è la venuta di mio Figlio Gesù: ricevetelo in grazia e ogni giorno. Alla fine dei tempi verrà trionfante, ma durante questo lungo tempo Gesù darà a tutti la sua misericordia, sempre. Poi ci sarà il suo giudizio.

Cosa può dire una Mamma ai propri figlioli? Amate tutti anche se a volte è molto difficile amare coloro che fanno soffrire. Lo capisco, ed allora vi invito a pregare per loro. Non perdete tempo a parlare: chi dice una cosa chi un'altra, nessuno parla con calma. Pregate per loro. Dovete amare e pregare. L'amore vero comporta sacrificio e sofferenza. L'amore vero è donazione, previene la persona che ha bisogno o è malata di corpo e di spirito.

Sono qui, in mezzo a voi, dall'inizio del S. Rosario, perché Dio Padre vuole che lo si preghi: è un'arma potente per sconfiggere le guerre; per far sì che la pace ritorni nel mondo, nella vostra bella Italia, in questa Roma scristianizzata, nelle famiglie e per aiutare coloro che soffrono. La sofferenza è un grande dono, è una grande forza e se gli uomini la accettano, possono offrirla a Dio per tante intenzioni che voi conoscete, per le mie intenzioni che sono poi le vostre.

La Mamma vi invita ancora una volta a mettervi in grazia, ad ascoltare con gioia la S. Messa, a ricevere mio Figlio Gesù con amore nel vostro cuore.

(Marisa riceve la S. Comunione e la particola si rende visibile a tutti)

Marisa - Io non sono degna che tu entri nel mio cuore ma di' soltanto una parola ed io sarò salva.

Che debbo fare? Don Claudio che debbo fare?

Don Claudio - Da' a me la S. Particola, poi io ti do la S. Comunione.

Ora chiediamo al Signore con insistenza il suo amore, la sua grazia e la sua benedizione, che entri nel cuore di tutte le persone che ancora lo rifiutano e vi possa trovare la culla per restarci, che passi accanto ai letti di tanti che soffrono, perché possano essere ritemprati e accettino la sofferenza e il dolore, loro pane quotidiano. Chiediamo al Signore di benedire la sua Chiesa, di sostenerla, di benedire il Papa, i Vescovi, i sacerdoti che sono uniti al Papa e tutti i laici che vogliono essere figli devoti della Chiesa.

Per tutti gli altri invochiamo la misericordia, il perdono e l'amore del Signore. Siamo pronti anche, o Signore, a dare il nostro piccolo, modesto contributo di solidarietà e di partecipazione alla tua sofferenza, offrendoti fin d'ora i nostri piccoli fioretti, sacrifici, i nostri piccoli digiuni, perché uniti nella preghiera possiamo strappare al male e al maligno tante anime e insieme ad esse stringere una catena d'amore che unisca il cielo e la terra.

(Segue la benedizione solenne con il Santissimo)

I sacerdoti presenti, se lo desiderano, possono venire a fare la S. Comunione.

(Don Claudio spezza la S. Particola consegnata dalla Madonna a Marisa e distribuisce i frammenti ai sacerdoti presenti)

Madonna - Vivete questa grazia così grande.

Insieme ai sacerdoti benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti nel mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo


Roma, 8 dicembre 2000 - ore 10:30


Marisa - Oggi sei vestita a festa; sei bella e, come sempre, sei accompagnata dagli angeli, dai santi e dalle anime salve. Oggi ci sono anche Silvano, Bruno e tutti coloro che sono salvi.

Madonna - Sì, chi frequenta questo luogo taumaturgico e viene qui a pregare è più facile che si salvi.

Marisa - Ho visto entrare Padre Pio.

Madonna - Marisella, guarda quante anime ho intorno a me; esse sono salve, anche se hanno fatto piccole cose; non occorre fare grandi cose per salvarsi.

Marisa - Vedo Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e un papa futuro che non posso indicare. Ma non ci sono i giovani? Vedo solo Stefanuccio e Giovanni. Intorno a te hai il tuo amato sposo e Gesù, che una volta vedo grande e una volta piccolo. Ti raccomando tutti gli ammalati e tutte le persone che chiedono il tuo aiuto, perché loro si rivolgono più facilmente a te e dicono: “Mamma, aiutami, ho bisogno di te”. Ecco due Madonne. Gli angeli stanno formando una corona; non ci sono fiori, ma angeli. La corona parte dall’Immacolata ed arriva alla Madre dell’Eucaristia. Il volto è sempre lo stesso, cambiano soltanto l’abito e l’espressione: la Madre dell’Eucaristia è più seria, perché porta Gesù; mentre l’Immacolata è più sorridente e ogni tanto guarda l’Eucaristia nelle mani della Madre dell’Eucaristia. Che scena meravigliosa! Come sei bella! Ormai ti vedo da moltissimi anni e ogni volta sei sempre più bella. Noi siamo sempre qui a chiedere il tuo aiuto. Ti piace la nostra basilica? Non ha le mura e se qualcuno vuole può entrare facilmente. Ti piace?

Madonna - Sì, piace molto a Dio Padre.

Marisa - Ma noi piacciamo a Dio Padre?

Madonna - Sì, siete tutti suoi prediletti. Certo Dio predilige chi vive in grazia e chi ama il prossimo. Per chi non ama non c’è posto in Paradiso. Marisella, adesso preghiamo tutti insieme: nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo... Miei cari figli, grazie della vostra presenza e grazie della veglia che avete fatto per la mia festa. Vorrei che ogni mia festa fosse anche la vostra, nonostante le varie vicissitudini, difficoltà e sofferenze che vivete. Vi invito a far sì che questa festa non finisca oggi e domani non ricominciate a correre solo per il lavoro, per lo studio o per la casa. Già una volta vi ho fatto legare la novena dell’Immacolata a quella di Natale, questa volta vi lascio liberi, ma se volete, potete fare una catena tra le due novene. Preparate la venuta del piccolo Gesù. Preparatevi, affinché tutto trionfi, soprattutto la verità. Il Santo Padre non ha la forza di riconoscervi, ma arriverà colui che vi riconoscerà e tutti sapranno dov’è la verità. Il mio Papa sa tutto, ma non vuole mettersi contro i cardinali e i vescovi. Miei cari figli, avete avuto tanti e tanti miracoli, ciò che è avvenuto qui non è accaduto in nessun altro luogo della Terra: miracoli eucaristici, ripetute effusioni di sangue dall’Eucaristia, soprattutto il grande miracolo avvenuto durante la consacrazione pronunciata dal mio vescovo. Chi non conosce Gesù Eucaristia non può comprendere fino in fondo i grandi miracoli. Dovreste gridare: alleluia, alleluia, alleluia, perché Dio è con voi. Continuare a parlare di certi argomenti non è bello, parliamo invece di voi, del vostro cammino spirituale, del vostro amore, parliamo di ciò che ha detto Gesù: “Imparate ad amare e poi pregate”. Il santo rosario è una preghiera potente ed è bello recitarlo, soprattutto insieme, ma l’amore è al di sopra di tutto.

Marisa - Vedo Padre Pio che ti sta vicino come un bambino quando sta vicino alla mamma. Ma tu mi aiuti?

Madonna - Vedo la cara nonna Iolanda che con molto sacrificio è qui in mezzo a noi. Oh, cara nonna Iolanda, quanto è difficile la tua vita! Hai detto una frase molto bella: “Soffro, ma sto bene sulla Terra”. Invece che cosa hai detto tu, Marisella?

Marisa - Ho detto il contrario.

Madonna - Miei cari figli, la Mamma vi augura una buona e santa festa. Continuate a recitare qualche preghiera durante la giornata. Mi ripeto: se volete fate questa catena, non di angeli, ma di fiori, fioretti e sacrifici, legate la novena dell’Immacolata a quella del santo Natale, ma senza creare problemi in famiglia. Insieme al mio e vostro vescovo benedico voi, i vostri cari, soprattutto i malati. Benedico i bimbi e tutti i malati che sono in ospedale e a casa. Benedico i vostri oggetti sacri. Benedico coloro che sono venuti da lontano con sacrificio. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.

Marisa - Gli angeli l’hanno presa e portata in alto. Ciao. Don Claudio, hai visto come si erano collocati?

Don Claudio - No, tu vedi, io no.

Marisa - È vero, mi sono dimenticata, ma mi viene spontaneo dire: “Hai visto?”.



Roma, 8 dicembre 2004 - ore 10:30

Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Oggi è grande festa in Cielo e in Terra. Oggi è la festa dell’Immacolata Concezione e della Madre dell’Eucaristia; sono sempre io, la Mamma di tutti, la Mamma del Cielo e della Terra. Sono venuta con una semplice Lettera di Dio, dove nella prima riga c’è scritto: “Non dite che non doveva piovere”, anche la pioggia è amore. Dio vuole che tutto ciò che accade sul pianeta Terra, da Lui creato, lo consideriate amore. Tra poco arriverà il Paradiso. Quando tu, Marisella, vedrai che io mi inginocchio, capirai che è venuta la Trinità.

Marisa - Mentre gli angeli e i santi cantano e inneggiano a Dio Padre, a Dio Figlio e a Dio Spirito Santo, la Trinità appare. È bellissimo vedere come il Figlio e lo Spirito Santo escono da Dio Padre e come vi rientrano.

Dio Padre -Io, Dio Padre, sono venuto con Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Ricordatevi che Io, Dio, non appaio in nessun altra parte. La Veggente non mi vede, mi vedono la Madre dell’Eucaristia, l’Immacolata Concezione, gli angeli e i santi.

Marisa - Ti vedono come?

Dio Padre - Miei cari figli, Dio Padre vi ringrazia di ciò che avete preparato per la festa dell’Immacolata Concezione. La pioggia scende sul pianeta Terra, anche per purificare quei luoghi che si trovano in mezzo alle foreste, dove fanno le messe nere. La pioggia mette un po’ paura, paura di bagnarsi e di prendere un raffreddore e costringe le persone a fuggire per ripararsi, ma cade per irrorare i campi. Per questo la pioggia è amore, come è amore il sole cocente. Io ho creato la pioggia e il sole, ho creato l’uomo e gli ho dato subito la possibilità di avere accanto a sé una donna. Io non ho creato né le guerre, né le divisioni. Io non voglio che i miei sacerdoti prediletti, vivano nella ricchezza e nel lusso. C’è il bene e il male sulla Terra per il peccato di Adamo ed Eva. Tutti voi dovete essere, non dico come Maria, ma avvicinarvi a lei, con umiltà, semplicità e soprattutto con carità.

Ieri qualcuno ha festeggiato cinquant’anni di sacerdozio. A cosa sono serviti i festeggiamenti quando l’anima non era in grazia? Sono rimasti contenti coloro che sono stati invitati. Lasciate che festeggino, lasciate che lodino, lasciate che esaltino colui che compie cinquant’anni di sacerdozio.

Qui, in questo luogo, è racchiuso tutto il mio amore, l’amore di Gesù, l’amore dello Spirito Santo. Io, Dio, vi invito a venire in questo luogo e a vivere una vita semplice, serena, nonostante le sofferenze. Ieri la vostra sorella ha sofferto la passione in modo atroce ed oggi poteva benissimo restarsene comodamente a letto, ma è scesa in mezzo voi per amore. Io sono venuto in mezzo a voi perché vi amo. Ripeto: ciò che ho promesso arriverà. Voi dovete pregare e aver fiducia in Me e non tormentarvi ogni giorno, perché non realizzo ciò che ho promesso. C’è chi soffre in modo forte e cruento e chi soffre piccoli sacrifici come la stanchezza della giornata, ma io dico a tutti: “Coraggio”. Ascoltate ciò che il vostro Vescovo dice e quando parla, registrate tutto, perché è tutto un poema, è tutto poesia. Qualsiasi argomento tratti, piccolo o grande, lui ne fa un poema; dovete ascoltarlo sempre. Il vostro Vescovo parla in modo chiaro, forte, specialmente negli incontri biblici, che vedono una minore affluenza di persone. Vi invito ad affrontare anche dei sacrifici per ascoltare il vostro Vescovo, perché ciò che dice è sempre molto importante.

Qui vicino a me ci sono due Madonne, la Madre dell’Eucaristia e l’Immacolata, e voi sapete che è sempre la stessa; c’è S. Giuseppe e tutti gli angeli e i santi, che continuano ad inneggiare, a cantare, a salire e scendere, come è avvenuto su quella scala che tu, Marisella hai visto e hai descritto al sacerdote. Il vostro Vescovo si è dimenticato di dire che in questo luogo taumaturgico ha visto la S.S. Trinità sotto forma delle tre colombe, la persona di S. Giuseppe e la Madonna stilizzata. Egli ha visto tante scene meravigliose sulla Terra, sul mare e nel cielo.

Marisa - La SS. Trinità è andata via. Che fate adesso?

Madonna - Quale dono, miei cari figli, avete avuto quest’oggi! Dio Padre ha parlato e ha pronunciato delle frasi che non tutti sono riusciti a capire. La Lettera di Dio continua facendo gli auguri di buona festa a tutti. A qualcuno che non era vestito bene, la vostra sorella ha detto che quando viene nel luogo taumaturgico a pregare deve essere elegante. La vostra sorella, nonostante i dolori, quando partecipa alla S. Messa si veste nel modo migliore. Voi sapete anche quanto il vostro Vescovo ci tiene a vedervi vestiti con gli abiti migliori durante la celebrazione eucaristica. Siete stati ripresi tante volte per questo motivo. Già undici anni fa qualcuno vi ha rimproverato perché non eravate vestiti bene per il suo matrimonio. La manifestazione della S.S. Trinità, anche se voi non la vedete, e Marisella vede solo i tre Gesù, doveva vedervi eleganti, belli. Voi direte: “La Madonnina si ferma su queste piccolezze, mentre noi aspettiamo ben altro?”. Bisogna saper attendere il momento di Dio e fare la Sua volontà. Miei cari figli, auguri a tutti, soprattutto a te, mio caro Vescovo, che ami così tanto il Cielo e la Terra. Auguri a Marisella, oggi non soffrirai come ieri, però sai benissimo ormai qual è la tua strada. Auguri ai bimbi, lasciate scorazzare i bimbi, sono piccoli e vogliono

Marisa - Mamma è venuta anche ieri sera. Vedo nonno Agostino e nonno Aladino. Non conosco tutti, ma solo qualcuno. Riconosco Silvano, Pietro, Bruno, Fatina ed i bimbi.

Madonna - Ora la Mamma va a dare gloria a Dio, ma sarò ancora in mezzo a voi, vicino al Vescovo durante la S. Messa. Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Mando un bacio a tutti i bimbi, specialmente ai malati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate con gioia nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo.

Marisa - Ciao. Da’ la forza al nostro Vescovo, ogni giorno ne ha bisogno. Ciao, ciao, mamma. Sono arrivati tutti insieme e vanno via tutti insieme. Ora non c’è nessuno.

Vescovo - Fanno presto ad andar via loro.

Marisa - Sì, mentre a me ci vogliono tre ore per scendere dalla mia camera.



Roma, 8 dicembre 2006 - ore 10:30


Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Oggi è festa grande. La Veggente ora vede due Madonne: la Madre dell’Eucaristia e l’Immacolata. Come già vi ho spiegato, l’Immacolata apre la Storia e la Madre dell’Eucaristia chiude la Storia. La consacrazione della Chiesa a me, Madre dell’Eucaristia, che ha fatto il vostro Vescovo, è grande agli occhi di Dio, che è felicissimo per questo atto. Nessun Vescovo e nessun Papa ha mai detto le parole che ha pronunciato il vostro Vescovo. Fate sì che non siano solo parole che poi facilmente dimenticate. Vi invito a pregare per questa consacrazione della Chiesa a me, Maria, Madre dell’Eucaristia. Non c’è molto da aggiungere dopo quello che ha detto il vostro Vescovo: lui ha nel suo cuore una grande carica d’amore e tante parole belle, che piacciono a Dio. Ma voi sapete anche quanta sofferenza è in lui. L’anno scorso il vostro Vescovo ha indetto l’Anno dell’Amore, che termina oggi, perché comincia l’Anno dell’Umiltà e, come sapete, l’umiltà è verità. Quando uno ha qualche dono o sa fare qualcosa, deve dirlo con semplicità, con umiltà, non deve vergognarsi. Ricordatevi che l’umiltà porta alla santità e in Paradiso, dove oggi sono salite 25 milioni di anime. La vostra sorella ora è qui in mezzo a voi per ascoltare, per sentire la voce del pastore, che ha consacrato a me la Chiesa e tutti i suoi figli. Questo è un giorno molto importante. Mi dispiace che le persone, purtroppo, non abbiano compreso l’importanza di venire in questo luogo taumaturgico. I prelati hanno quasi distrutto questo luogo, ma ancora di più hanno distrutto le due persone che Dio ha scelto con tanto amore. Voi qui presenti conoscete la storia e il vostro Vescovo e sapete quanto amore, quanta dedizione e sensibilità sono nel suo cuore. Anche voi dovete amare, dovete essere umili, sensibili e dedicarvi al prossimo. Sono venuta anche per benedire le persone malate e quelle che devono entrare in ospedale. Io le accompagnerò insieme alla mia Marisella, e le invito a prepararsi, con una buona Confessione e S. Comunione, a fare sempre la volontà di Dio. Quando fate la volontà di Dio, tutto va come il Signore vuole, Lui è il Supremo, Lui è Tutto, Lui è il Padrone del Cielo e della Terra, è il Padre di tutti, quindi sa quello che fa. Pregate, affinché tutto vada bene e sia fatta sempre la volontà di Dio. Oggi c’è festa in Paradiso per le anime che sono venute dal Purgatorio, perché è la festa di Maria Immacolata e della Madre dell’Eucaristia. Anche voi, piccolo gregge, fate una grande festa, perché sapete benissimo quanto siete amati dal Cielo. Chi è amato dal Cielo come voi? Dio vi ama, anche se vi mette alla prova, che a volte è molto dura e molto difficile, ma è sempre a vantaggio delle anime. Io, la Madre dell’Eucaristia, faccio gli auguri a tutti, perché sono la vostra Mamma, perché non c’è un nome più bello di questo. Mi hanno dato tanti titoli, ma quello che Dio preferisce è Madre dell’Eucaristia. Se riuscirete ad amare Dio e la Madre dell’Eucaristia, riuscirete ad amare anche voi stessi e ad aiutarvi reciprocamente. Pregate per le persone che soffrono, soprattutto per i bimbi lontani che non hanno nulla. Voi, nel vostro piccolo, avete già fatto tanto, ma continuate, se potete, ad aiutare tutti i bisognosi, Dio vi benedirà. Buona festa anche a voi. Insieme al mio e vostro santo Vescovo, benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri; benedico i malati, i bambini malati e tutti coloro che hanno bisogno di essere aiutati. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Sia lodato Gesù Cristo. Alleluia, alleluia, alleluia. Venticinque milioni di anime oggi sono salite in Paradiso, dove non c’è né giorno né notte, ma sempre tanta luce. La Madonnina guarda sempre tutti ed è contenta e felice quando vede che le persone si amano e si vogliono bene. Alleluia, miei cari figli, sempre.

Marisa - Ciao, ciao. La Madonna e mamma sono andate via insieme, sotto braccio.


Roma, 8 dicembre 2008 - ore 11:00


Madonna - Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen. Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.

Oggi è una grande festa, la festa di Maria Immacolata. Io sono la Madre dell’Eucaristia. So che volete presentarmi il racconto della vostra vita dal 1971 al 1993, io l’ho già letta tutta; è molto, molto bella. La Mamma è contenta di voi tutti. La sofferenza per qualcuno non termina mai, e ieri, lo potete ben dire, c’è stato un aiuto molto forte, perché stava per succedere qualcosa di grave e non era giusto. Io sono sempre con voi, io sono la vostra Mamma, la Mamma del Cielo e della Terra. Voglio fare i miei auguri a tutti, come voi li avete fatti a me. Tanti auguri ai due giovani ministri che si sono comportati molto bene; uno ogni tanto è stanco, però è stato molto bravo. So che la preghiera e le funzioni lunghe possono stancare, però questo può servire ai piccoli e ai grandi per essere più forti e offrire a Gesù almeno questi piccoli fioretti.

Bisogna intensificare la preghiera con i propri cari e da soli, fate almeno una piccola preghiera. Vi ricordate quando nei primi messaggi chiedevo di dire una piccola preghiera? Se guardate l’orologio, e tutti lo avete, vi accorgerete che per dire un Padre Nostro, un’Ave Maria e un Gloria al Padre occorre neanche un minuto. Perché non date un minuto a Dio prima di coricarvi? Al mattino, quando vi alzate, fate un bel segno di Croce e dite: “Grazie, Gesù, perché mi doni questo nuovo giorno”. Non servono grandi preghiere, perché molti hanno dei doveri di scuola o di lavoro. La maggior parte prega in macchina e mentre aspettate alzate un momentino gli occhi al Cielo e dite: “Grazie, Dio, di questo nuovo giorno”. Oppure: “Aiutami, Dio, ad essere bravo e buono”, questo vale per tutti, per i grandi e per i piccoli.

Oggi doveva essere una grande festa, ma, la salute lascia molto a desiderare. Quando qualcuno lascerà questa Terra, farete di nuovo le grandi feste. Ringrazio il santo Vescovo per come ha portato avanti questa piccola comunità, insegnando tutto, dal segno di Croce, fino a ricevere Gesù in grazia. Quando fate la S. Comunione dovete essere sempre in grazia di Dio; non accostatevi al sacramento della Comunione se non siete in grazia, andate a confessarvi. Non guardate chi confessa, ma pensate che in quel momento è Gesù che vi ascolta e vi perdona.

Marisa - Adesso c’è l’Immacolata e Bernadette è in ginocchio.

Madonna - Sì, vogliamo festeggiare insieme, ma quest’anno la Mamma non ha portato ciò che ti aveva promesso, ma arriverà.

Marisa - Scusami, Madonnina, ma a me non interessa quello, mi interessa che mi porti via.

Madonna - Dai, dai, Marisella.

Marisa - Sto sempre male.

Madonna - Comunque, dato che oggi la funzione e la processione sono molto lunghe, non voglio stancarvi di più. Spero che voi due, giovani ministri, quando vi chiameranno per le grandi feste, diciate subito: “Sì, Eccellenza, siamo pronti”. Io, quando qualcuno ha bisogno e mi chiama, vado. Anche se non mi vedete, sappiate che io sono con voi. Non potete immaginare cosa poteva succedere ieri sera a questa creatura.

Con nonna Iolanda, che tutti chiamiamo “Nonna”, sono venuta per salvare Marisella. Vi ho detto di fare piccole preghiere, invocazioni a Gesù: “Sacro Cuore di Gesù, confido in Te. Aiutami ad essere bravo, buono e ad aiutare il prossimo”. I bambini non devono litigare tra di loro, specialmente i fratellini e devono ubbidire ai genitori. Io ho detto che i genitori devono avere pazienza, pazienza, pazienza, ma i figlioli non ne devono approfittare. Spero che qualcuno stia sorridendo a quanto sto dicendo. È cominciato l’Anno della Fede, ma non so dirti altro, Marisella.

Marisa - Sì, però te lo dico io. Quando a me sembra di morire voi venite ad aiutarmi a star bene. Ho detto che non voglio questo aiuto, perché penso di essere pronta per la partenza.

Madonna - Sì, certo, quando Dio dirà: “Prendetela”, Noi verremo a prenderti e il tuo Vescovo ti accompagnerà in Paradiso.

Marisa - Quando? Quando? Hai visto il libro della vita? L’hai letto? Hai visto quanto dolore e quante sofferenze ci hanno inflitto i sacerdoti, i laici e coloro che sono andati via? Hanno detto tante bugie, ci hanno trattato male, ci hanno calunniato e diffamato. Ne abbiamo passate di tutti i colori. Voi ci dite: “Coraggio!”. Io dico a Dio: “Coraggio, Padre mio, coraggio! Fai la mia volontà una volta sola!”.

Dio Padre - Io, Dio, so quando prenderti. Ti voglio bene. Tu pensi, perché soffri, che Dio non ti voglia bene? No, è sbagliato. Io amo, perché Dio è amore, è soltanto amore.

Marisa - Sì, Dio, ma questo è il mio parlare.

Dio Padre - Sì, lo so, Marisella, e mi piace come parli, perché quello che hai nel cuore lo dici apertamente. Io ti amo, come ti ama il tuo sposo Gesù e come ti ama lo Spirito Santo. Coraggio a tutti, auguri a tutti. Marisella, so che sei privata di tutto. Godevi a distribuire la S. Comunione, ti era rimasto solo quello. Ti piaceva cantare. Non hai più nulla, è vero, ti è stato tolto tutto, ma hai un’anima bellissima, anche se qualche volta ti irriti o ti arrabbi per ciò che è giusto. La tua anima e il tuo cuore sono stati presi da Dio, vorrei fare con tutti voi lo stesso.

Madonna - Di nuovo la Mamma fa gli auguri a tutti. Buona santa festa. Durante la giornata cercate di pregare, di rivolgere lo sguardo a Dio e dire: “Dio, Ti amo”. Questa è la preghiera più bella e più corta.

Insieme al mio e vostro santo Vescovo benedico voi, i due nuovi giovani ministri, tutti i bambini presenti e assenti, tutte le persone che non sono potute venire poiché la salute l’ha impedito, i missionari e specialmente i bambini che stanno soffrendo. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro col mio manto materno.

Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.

Sia lodato Gesù Cristo.

Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.