Lettera di Dio
Roma, 1 gennaio 2005 - ore 0:00
Gesù - Ero da tempo qui ad aspettare. Sono il vostro Gesù e sono sceso con la Mamma, con il mio papà, con gli angeli, i santi e tutte le anime salve.
Anno nuovo. Abbiamo pregato Dio, perché conceda tanta gioia e serenità a tutti, a chi in un modo, a chi in un altro. Non dovete mai scoraggiarvi, dovete cercare di andare avanti e di mettere in pratica tutte le lettere che Dio ha dato.
Forse vi dispiace che il vostro Gesù tratti così la sua sposa, ma questa è la sua vita, piena di sofferenze, ma anche una vita che le dà gioia quando riesce ad aiutare le anime, i malati e i bambini. Lei spesso va con la mia Mamma nei luoghi dove Dio decide di mandarla, per aiutare i bimbi, che chiama i gioielli di Gesù.
Dovete cominciare questo nuovo anno con gioia e letizia, cantando e dando gloria a Dio Padre, a Dio Spirito Santo e a Me, Dio Figlio. Oggi, primo giorno del 2005, la Mamma è ancora qui con voi e verrà a trovarvi fino alla morte di Marisella. Io, Gesù, sono voluto venire per portarvi letizia e gioia sia nei vostri impegni umani sia in quelli spirituali.
Vi chiedo di pregare, so che non potete pregare molto a causa del lavoro, dei bimbi e di tanti altri impegni, ma potete dedicare un po' del vostro tempo alla preghiera e fare qualche piccolo sacrificio. A volte, alcune persone dicono che seguire questa strada è difficile, ma non è vero. Che cosa vi si chiede in fondo? Vi si chiede di pregare e di fare qualche piccolo sacrificio. Chi può, chi ha tempo, aiuti il Vescovo con affetto e con amore nelle sue molteplici attività che porta avanti da solo; credetemi porta avanti tanto, tanto lavoro. Ecco perché la mia e vostra Mamma ha chiamato la sua scrivania "la cattedra d'oro". Le lettere, le presentazioni, i messaggi, tutto passa sulla cattedra d'oro.
Io, Gesù, faccio gli auguri a tutti voi, a coloro che non sono potuti venire a causa del lavoro, faccio gli auguri a tutte le persone che cercano di fare questo cammino. È difficile? Che cosa fate di difficile? Ditemelo. Forse è difficile tenere i bimbi in silenzio: Sara, Mariasole, Emanuele, Samuele e Jacopo, che è il più grande ed è bravo, sono i frutti del vostro amore; ci saranno ancora altri frutti. Il vostro Vescovo desidera che vi amiate e che vi aiutiate a vicenda. Dite una buona parola, offrite una mano a chi soffre.
Durante quest'anno dovrebbe trionfare tutto; dico dovrebbe. Vi chiederete: "perché dovrebbe?". La purificazione è cominciata in modo brutto e forte da tempo. Nell’ultima catastrofe nel sud-est asiatico, la vostra sorella è andata ogni notte ad aiutare quella popolazione insieme alla mia Mamma, al Vescovo, ai bambini e a nonna Iolanda che in Paradiso è la gioia di tutti.
Marisa - Gesù, dove vai adesso? Va via. Ci ha fatto gli auguri ed è andato via.
Madonna - Sì, Marisella, però io ho in braccio il piccolo Gesù. Cosa posso dirvi, se non farvi gli auguri, soprattutto auguri di santità? Come ha detto mio Figlio Gesù, vogliatevi bene, amatevi tutti indistintamente. Non pensate a voi stessi. Dopo una giornata di lavoro, non rientrate a casa nervosi, ma sorridenti, io voglio vedervi sorridere.
Dovete essere sorridenti, allegri anche se siete stanchi e se avete preoccupazioni; finché sarete su questa terra ci saranno le preoccupazioni. Gridate, esultate di gioia, diffondete la letizia. Cosa può fare un Vescovo da solo? La sua solitudine finirà. Ricordatevi, come ha detto Gesù, che la purificazione non è terminata, ci saranno altre sofferenze e altri momenti duri e difficili. Ho sentito dire da qualcuno: "Dio non può fare questo!". Chi siete voi per dire questo? Dio sa cosa fare, perché se mandasse la purificazione nei posti dove c'è sacrilegio, maldicenza, calunnia, diffamazione, gli uomini si dannerebbero per sempre. Non sta a me dirvi cosa deve fare Dio. Dio sa cosa fare. Ogni volta che c'è una catastrofe vi chiedete: "Dio, perché?". Lo so, è umano, vivete sul pianeta Terra, però Dio sa, e quando afferma che la purificazione è cominciata da tempo e non è finita, sa il perché di tutto questo. So che soffrite molto per ciò che è successo nel sud-est asiatico. La vostra è una sofferenza grande, molto grande. Quante mamme, quanti papà, quanti bimbi sono morti. La vostra sorella sa bene come è veramente la situazione, ancora una volta devo dire che i mass-media non riportano tutto quello che veramente accade. Ci sono persone che vogliono ancora partire per fare le vacanze, quando lì ci sono cadaveri che galleggiano in mezzo alle acque e in mezzo al fango. Gli uomini pensano solo a divertirsi, specialmente i giovani. Prendono la droga per divertirsi, fumano e bevono per divertirsi.
Vi dico con tutto il cuore, non domandatevi: "Perché Dio?", ma ringraziateLo oggi, primo giorno dell’anno, che vi ha chiamato in questo posto che Lui ha reso taumaturgico, perché vi vuole santi. Sapete benissimo che è bello divertirsi e fare un divertimento sano, pieno d'amore verso tutti.
Auguri a tutti, miei cari figli, auguri di tutto cuore. So che molte persone sono andate via da questo luogo, ma tu, mio caro Vescovo, hai fatto tutto ciò che potevi fare per questi giovani e adulti, hai dato tutto te stesso, hai compromesso anche la tua salute. Può dispiacerti, però non devi sentirti in colpa. Ripeto: hai dato tutto e tanto in tutti i modi. Il piccolo Gesù sorride e guarda i bimbi; è un bimbo anche Lui.
Marisa - Mamma, oggi non mi dici nulla? Aiuta tutti noi, anche coloro che non ti sono figli, soprattutto l’eccellenza come tu lo chiami.
Madonna - Sì, Marisella, la mamma ancora dice "l’eccellenza", preghiamo per l’eccellenza. Anche tu la sera quando preghi e raccomandi tutte le persone dici: l’eccellenza.
Marisa - Mamma, perché Dio non ti ha dato il permesso di parlare? Sei felice, sei bella, bella!
Madonna - Miei cari figli, vi lascio perché per voi è notte, mentre per noi è sempre giorno, sempre gloria, sempre festa. A tutti auguro un anno bello, gioioso per quanto è possibile. Attenzione alla permalosità.
Marisa - Potevate far parlare anche mamma!
Madonna - Marisella, soffri e offri. Questo è il tuo motto.
Grazie, miei cari figli, e ancora auguri da tutto il Paradiso.
Insieme al mio e vostro Vescovo, santo Vescovo, anche se lo vedete molto preoccupato, benedico voi, i vostri cari e i vostri oggetti sacri. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Un bacio a tutti i bimbi. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.
Sia lodato Gesù Cristo. Auguri, Marisella, e coraggio.
Marisa - Ciao. Va bene, fate un po' voi. È buio qua.