Lettera di Dio
9 marzo 2000 - ore 17:40
Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza. Oggi è la festa grande del vostro vescovo, ma soprattutto, come dice il vostro pastore, è la festa del sacerdozio; ogni sacerdote dovrebbe festeggiare la festa del sacerdozio. Gesù ha detto: "Io sono in te, don Claudio, e tu sei in Me", lo stesso vale per tutti i sacerdoti che vivono in grazia. Dio quando mi consegna la lettera mi dice di aiutarvi, di insegnarvi ad amare, a perdonare, a vivere in grazia ogni giorno della vostra vita.
Vedo, che state vivendo bene la grande prova di Dio e questo fa felice il cuore di mio figlio Gesù e il mio cuore.
Quando vi ho detto: "Festeggiate il sacerdote, fate una grande festa", intendevo soprattutto la festa spirituale: santa messa, santa comunione, preghiera, sacrifici e fioretti. Domenica vi ho parlato del fioretto della sigaretta; è molto semplice fare questo fioretto per amore del sacerdozio, per far sì che le anime chiamate da Dio si convertano veramente. Dio continua a chiedere la conversione.
Dio a volte ordina e a volte domanda. Ordina quando dice: "Io voglio che tu sia vescovo. Io voglio che tu dica la santa Messa. Io voglio che tu celebri tutti i sacramenti" e quando Dio dice "Io voglio", un'anima bella risponde: "Sì, sì, mio Dio, io sono tutto tuo, totus tuus." Domanda quando chiede il consenso alle anime perché facciano qualcosa e dice: "Siete liberi di accettare o rifiutare", solo in questo caso siete liberi come gli uccelli che volano nel cielo. Ripeto quando dice "Io voglio" dovete ubbidire; questa è la vera e grande obbedienza a Dio.
Tutti gli angeli e i santi del Paradiso festeggiano questo giorno, festa del sacerdozio, festa del vostro vescovo, insieme a tutti voi che lo amate, mio piccolo gregge. Dio continua a mandarmi in mezzo a voi. Siete pochi, ma siete semplici, umili, buoni e fate di tutto per amare Gesù Eucaristia. Ormai avete fatto il grande salto: amate Gesù Eucaristia con tutto il cuore e Dio vi ringrazia di questo ed è felice perché dimostrate di amarlo malgrado tutte le sofferenze e soprattutto malgrado la grande prova. Grazie, grazie di tutto cuore.
Ora festeggiate il sacerdote partecipando con tutto l’amore alla santa messa, fate la santa comunione in grazia e poi godete perché la situazione cambierà.
In questo momento stanno tutti benedicendo te, mio caro vescovo, e tutti ti augurano un bene grande, profondo e una grande forza. Non abbatterti, perché il Paradiso è con te.
Ci tengo a ripetere un insegnamento. Qualcuno ricorderà che quando Marisa mi ha chiesto se un'apparizione era vera io la sgridai e le dissi: "Chi sei tu per chiedermi questo? Tu vali solo quel quarto d'ora dell’apparizione". A nessun veggente parlo di un altro veggente. Chi parla male di un veggente, vuol dire che non mi ha mai visto o ha cessato di vedermi. Ricordate bene queste parole, sono molto importanti. Le radio cattoliche continuano a parlare di apparizioni anche se ora non fanno nomi. Nessun veggente può parlare male di un altro veggente. Quando un veggente parla male di un altro veggente non è un vero veggente. Quindi, quando sentite parlare male di un veggente, non ascoltate, anzi potete anche dire: "Questo non viene da Dio, ma dal demonio".