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Lettera di Dio

14 settembre 2000

Marisa - Sono presenti i tre Gesù! (C'è la teofania trinitaria)

Gesù - Tu non puoi inginocchiarti, figlia mia, ma coloro che sono in Cielo e voi che siete sulla Terra, se potete, inginocchiatevi e chinate il capo davanti alla Trinità.

Io, Gesù, parlo in nome della SS.ma Trinità. Dio Padre, Dio Spirito Santo, Io, Dio Figlio, gli angeli, i santi e soprattutto la mia e vostra Mamma, Maria, Madre dell’Eucaristia, abbiamo gioito per l’obbedienza fatta. Hai firmato il decreto, Eccellenza, hai ubbidito a Dio, come sempre. Hai ubbidito anche agli uomini della Chiesa, ma loro ti hanno gettato nel fango. Tu lascia stare, come ti abbiamo già detto e ubbidisci a Dio, a Noi. Dio ha creato l’uomo, Dio è il padrone assoluto del Cielo e della Terra.

In questo grande giorno avete dato gioia alla Santissima Trinità, alla Madre dell’Eucaristia, a tutti gli angeli e ai santi. È tardi, e qui in Paradiso c'è una luce che non acceca, come tu vedi, Marisella. Vorrei che questa luce entrasse nei vostri cuori; è una luce che riscalda il cuore e coloro che vi si avvicinano. Quando avete ricevuto in comunione l’eucaristia che Io e la Madonna abbiamo trasportato nel luogo taumaturgico, avete sentito il profumo e un grande calore nel vostro cuore. Questi è Dio!

Nessun uomo della Terra ha mai visto Dio. Tu, Marisella, hai visto, attraverso delle immagini, il Dio del Cielo e della Terra, che ama gli uomini, che ancora tiene fermo il suo braccio, perché aspetta le conversioni che tardano ad arrivare.

Voi avete goduto, ma anche noi abbiamo goduto. Tu vedi accanto a Me papi, vescovi e sacerdoti. Sono presenti tutte le anime che sono state salvate dai vostri sacrifici. Circondano la mia Mamma e vi guardano, come per dirvi: "Coraggio, fratelli, pensate al godimento eterno".

Oggi è la festa dell’esaltazione della croce, è la mia festa, è la festa di ognuno di voi. Vi ho detto: la croce è gioia, non è sofferenza; la morte è vita, non è sofferenza.

Chi ha fatto un cammino spirituale comprende che morire è vivere e che la croce è gioia. Queste anime pregano per voi. Tu riconosci tuo fratello San Padre Pio, San Giovanni XXIII, San Pio IX, Pio XII, Paolo VI e il grande Don Enrico. Quando voi avete parlato con Don Enrico della sospensione a divinis, lui vi ha risposto: "Vi regalo il calice per la santa Messa e la pisside". Ricordate quel giorno?

Miei cari figli, figli miei adorati, non ho parole per ringraziare il vostro vescovo che ha ubbidito a Dio firmando il decreto. Non tutti avete compreso l’importanza di questo decreto. Il vescovo ordinato da Dio ha ubbidito a Dio nel firmare il decreto. Coraggio, non siete soli, chi è con Dio è con il Paradiso, di che cosa avete paura? Siete con il Paradiso.

Cinque anni fa l’eucaristia è fuoruscita dal crocifisso; avete goduto e poi avete molto sofferto. Ci sono state altre apparizioni eucaristiche e tante altre sofferenze fino all'11 giugno 2000, giorno in cui Dio ha messo il suo sigillo con l’ultimo miracolo eucaristico. Dopo la consacrazione dall’ostia, dove Io sono presente in corpo, sangue, anima e divinità, è fuoruscito il sangue. Io sono il Figlio di Dio, Io sono la Seconda Persona della Santissima Trinità, Io sono quel Gesù che hanno calunniato, diffamato, sputacchiato, ferito e che è morto in croce. Vi ripeto: la morte è vita, la croce è gioia.

Auguri a tutti e grazie. Io sono Gesù, Io entro nel sacerdote, il sacerdote entra in Me e siamo un tutt'uno.

Madonna - Sono la vostra Mamma, grazie per l’obbedienza fatta a Dio, Eccellenza Reverendissima, mio caro sacerdote prediletto, e per tutto ciò che fai per le anime, per la Chiesa, per tutti.