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Lettera di Dio

15 marzo 2001 - ore 17:10

Viene eseguito il canto "Lieta armonia".

Madonna - Sì, Dio solo è santo, Dio solo è potente. Voi aspettate qualcosa di grande e di bello che Dio ha promesso e sono stanca di ripetervi che Dio manterrà la sua parola.

Ora vi dico qualcosa che nessuno sa. Ieri la vostra sorella stava morendo e Dio mi ha detto: "Maria, vai a far tornare in vita quella creatura, perché la Chiesa ha ancora bisogno di lei". Io sono venuta e l’ho salvata in nome di Dio, perché la Chiesa ha bisogno di lei. Voi vi chiedete: "A cosa serve una creatura così per la Chiesa?" [1], perché sapete che gli uomini seguono, elogiano, cantano e gridano che è santo, buono e martire solo colui che ha migliaia di persone intorno. No, la santità è qui, in questo luogo [2]. Voi non avete chiesto nulla e non avete preteso nulla; aspettate soltanto che Dio realizzi ciò che ha promesso e che il suo braccio scenda, ma poiché Dio ama tutti gli uomini, ancora non può fare questo. Ha salvato questa creatura, perché c'è bisogno di lei. Dio non ne ha bisogno, ne hanno bisogno gli uomini della Chiesa che continuano ad avanzare, ad andare avanti, ad occupare i posti di potere e ad accumulare denaro. Sembra che tutto proceda bene per loro e che tutto crolli intorno a voi o, come dice qualcuno di mia conoscenza [3], che tutto è già crollato. Sì, umanamente parlando lo potete dire, ma spiritualmente parlando no, perché Dio rimarrebbe male. Se ha posato gli occhi su di voi, se ha chiamato queste due povere creature per salvare la Chiesa avrà i suoi motivi; quando, come e perché questo avverrà, ora non posso dirlo.

Non crediate che dove vanno tante e tante persone tutto sia buono, grande e santo. No. Quando mio Figlio Gesù è nato in una grotta era solo, non c'era nessuno, eppure era il Messia, era Dio. Non ha cercato la massa intorno a Sé, ha cercato l’amore, quell’amore che chiedo a voi ogni volta che vengo. Amatevi l’un l’altro; non amate soltanto gli amici, ma amate tutti, anche coloro che non sono vostri parenti, coloro che vi fanno soffrire e vi calunniano.

Voglio ripetervi ancora - parlo come donna, come una di voi - che tutto sarebbe stato molto più facile se invece di questa grande città, Dio avesse scelto un piccolo luogo dove c'erano poche persone e un solo vescovo. Ma chi siamo noi per suggerire a Dio chi deve scegliere? Ha scelto Roma, città scristianizzata, che dovrebbe ingrandirsi non con il potere e con la ricchezza, ma con l’amore. Ha scelto questi due miei cari figli prediletti di Roma e ha affidato loro una grande missione ricca di sofferenza. Miei cari figli, voi non potete capire e non avreste potuto sopportare questa sofferenza. Vi chiedo, insieme al mio amato sposo Giuseppe, al quale state facendo la novena che ovunque vede l’affluenza di poche persone, di pregare per questi miei due cari figli prediletti e soprattutto per il vostro vescovo. Egli non voleva essere vescovo [4], ma Dio l’ha scelto, comunicandogli: "Ti ordino vescovo, ti voglio vescovo perché tu abbia la pienezza del sacerdozio" e dicendogli: "Porta la croce, l’anello e il pastorale, non servono tante insegne episcopali" [5]. La pienezza del suo sacerdozio è santa, è buona, è grande, come Dio ha voluto.

Sì, lo so, ci sono dei momenti in cui crolla tutto, ci sono degli istanti in cui dite: "Dio mi ha abbandonato, Dio mi ha deluso" [6]. Umanamente parlando io parlerei come voi, perché fare questo lamento non è peccato, non offende Dio, miei cari figli. Anch'io al posto vostro avrei detto: "Dio mi ha deluso, Dio mi ha abbandonato". Spiritualmente parlando, però, Dio non delude, Dio non abbandona, Dio sa ciò che fa. Ha rimandato tutto per salvare altri suoi figli e arrivare a tre miliardi e mezzo di persone convertite, la metà della popolazione, anche se è molto difficile, molto duro arrivarci.

Il vostro vescovo si chiede: "Con tanti uomini della Terra perché Dio ha scelto noi due povere creature?". Io dico: "Con tanti sacerdoti della Terra non ce n'è uno vicino a lui". Infatti il vostro vescovo non ha aiuti, né dentro né fuori casa. Molti si fanno beffa di lui, ma Dio gli ha dato una buona intelligenza e il dono di penetrare nelle anime, di leggere nei cuori, quindi non può essere ingannato. Coloro che si fanno beffa di lui, peccano gravemente e chi riceve la comunione in peccato mortale commette sacrilegio. Miei cari figli, quanti sacrilegi vengono commessi nel mondo, specialmente da parte dei miei cari figli prediletti che calunniano e diffamano in continuazione e poi celebrano la santa messa. Chi non ama il fratello, chi lo ripudia, pecca gravemente.

I miei due cari figliolini pur di vivere in grazia soffrono in continuazione, piangono quando sono soli, per non farsi vedere e non pesare sugli altri. Avete festeggiato il sacerdozio, ma chi si è accorto come stava il vostro vescovo? Avete pensato a riempire lo stomaco e non tutti avete notato come stavano il vostro vescovo e la vostra sorella. La sofferenza, l’amarezza e la delusione continuano. Patiscono la sofferenza morale e la grande sofferenza fisica. Pregate per loro.

Fate con tutto l’amore questa novena al mio amato sposo, che tra pochi giorni terminerà, per i miei due cari figliolini, per voi stessi, per i vostri parenti, per le vostre famiglie, per i vostri figli. A volte i figli quando sono buoni non sono compresi. Essere buoni significa soffrire, ma è meglio essere buoni e soffrire che essere cattivi e vivere in peccato mortale.

Miei cari figli, questa lettera di Dio è molto bella, meditatela se potete. Da tempo non vi dico di leggere le lettere di Dio. Leggete i messaggi, metteteli in pratica e Dio vi ricompenserà.

Insieme al mio e vostro vescovo, grande vescovo della Terra e del Cielo, vi benedico. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Benedico i giovani che non sono potuti venire, quelli che sono lontani e quelli che lavorano; benedico i piccoli bimbi.

Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno, che si allunga fino a dove si trovano i miei figli.

Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.

Sia lodato Gesù Cristo.

Ciao, Marisella, sei stata brava a non piangere, avevi la gola gonfia. Ciao, figlia mia.

Marisa - Ciao. Eccellenza, è andata via.

*** NOTE ***

[1] Per le grandi sofferenze di Marisa e per le preghiere della comunità si sono convertite 200.000.000 di persone, così hanno riferito la Madre dell’Eucaristia e S. Giuseppe.

[2] Perché i membri della comunità si impegnano a mettere in pratica gli insegnamenti del Vangelo, le direttive delle lettere di Dio e le catechesi del Vescovo.

[3] Il Vescovo Claudio Gatti.

[4] Questo ha ripetuto più volte il nostro Vescovo.

[5] È scandaloso spendere tanti soldi per i vestiti e le insegne episcopali e cardinalizie.

[6] Il Vescovo e la veggente hanno confessato che diverse volte avevano pensato di chiudere tutto e ritirarsi a vita privata nel silenzio e nel nascondimento, perché schiacciati dalla sofferenza.