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Lettera di Dio

Roma, 26 ottobre 2003 - ore 11:00

Marisa - Sprigioni tanta gioia dal tuo cuore. Sei contenta di tutti noi? Avremmo voluto fare molto di più per glorificare te, insieme a Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo. Voglio affidarti tutte le persone che si sono raccomandate alle mie preghiere. Spero che il sangue che mi fai uscire in continuazione e mi dà tanto dolore sia per il bene della Chiesa, degli uomini della Chiesa e per tutti noi qui presenti, che ti amiamo, ti veneriamo e vogliamo sempre vivere in comunione con te.

Madonna - Miei cari figli, grazie della vostra presenza; è la vostra Mamma che vi parla e vi ringrazia con tanta gioia per tutto ciò che avete fatto. Inoltre ringrazia tutte le persone che sono venute in questo luogo taumaturgico, perché finalmente, dopo 10 anni, è arrivato il trionfo della Madre dell’Eucaristia. Da quest'anno la festa grande per il trionfo della Madre dell’Eucaristia sarà sempre celebrata il 24 ottobre, il giorno in cui Dio mi ha detto: "Vai, Maria, incomincia ad apparire per tutti i miei figli" ed io ho cominciato con tanto dolore e tanta gioia a venire nel luogo taumaturgico per tutti. Anche i due miei figli hanno sofferto molto e hanno avuto contro moltissime persone, specialmente i grandi uomini della Chiesa, soltanto per invidia, per gelosia e per paura che i fedeli si voltassero verso di loro. Ma ci sono state anche gioie: la gioia delle mie apparizioni, dei miracoli eucaristici, la gioia dell’Episcopato, la gioia del trionfo dell’Eucaristia e del trionfo della Madre dell’Eucaristia. Manca ancora il vostro trionfo, anche se per noi del Cielo oggi è pure il vostro trionfo, che invece per gli uomini della Terra deve ancora arrivare. Il giorno stesso in cui il Santo Padre ha creato i nuovi cardinali, tutti i principi della Chiesa hanno cominciato a discutere fra di loro su chi doveva essere il nuovo Papa, su chi doveva essere più in alto degli altri. Così si è intensificata la lotta tra i vescovi e i cardinali e il messaggio di Fatima continua ancora oggi ad avverarsi. Il segreto di Fatima non è quello che hanno rivelato, assolutamente no! Se fosse stato quello, ne avrebbero parlato molto tempo prima; dietro tutto questo rimandare e non svelare il segreto ci sono i grandi uomini della Chiesa.

Quale Vescovo parla sempre dell’Eucaristia, fa gli incontri biblici, cercando di fare di ogni parola un poema, per inculcare nel cuore degli uomini la Parola di Dio e ama le anime? Il vostro Vescovo ama l’eucaristia. Chi ama l’eucaristia, ama anche le anime, ama tutto.

Forse è difficile per voi comprenderlo, ma oggi è anche il vostro trionfo; quello degli uomini arriverà, ma bisogna ancora pazientare. Come vedete, il Papa vuole vivere ancora, è un povero uomo sofferente, ma ai cardinali fa comodo avere un Papa nelle sue condizioni.

Non scoraggiatevi, il vostro momento arriverà e sarà talmente grande e glorioso che non potete neanche immaginarlo. Intanto oggi, spiritualmente parlando, si celebra anche il vostro trionfo, altrimenti tutto il sangue versato e la passione vissuta dalla vostra sorella a cosa servirebbero? A nulla? Anche questa mattina ha versato sangue, era incerta se scendere in mezzo a voi e allora ha detto al mio Gesù: "Io accetto tutto questo, però fammi scendere tra i miei fratelli, io con loro mi trovo bene". Così, eccola qua. Perché patisce tutta questa sofferenza? Perché vuole il trionfo dell’Eucaristia, il trionfo della Madre dell’Eucaristia e il vostro trionfo. Il 24 e il 26 ottobre sono date molto importanti.

Coraggio, non dimenticate mai che Dio è con voi, la Madre dell’Eucaristia e tutto il Paradiso sono con voi.

Grazie ancora della vostra presenza, grazie a tutti coloro che hanno adornato con amore e sacrificio questo luogo taumaturgico, piccolo e semplice, ma grande agli occhi di Dio. Grazie. Insieme al mio e vostro Vescovo benedico voi, i vostri cari, i vostri oggetti sacri. Benedico il trionfo della Madre dell’Eucaristia, benedico il vostro trionfo. Vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno. Andate nella pace di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo.

Marisa - Ecco la grande fiamma! Lì c'è Dio! Mio Dio, non posso vederti, ma ti sento, sento il tuo profumo.

Dio Padre - Sì, Io sono Dio e, come Dio, anch'io benedico il trionfo della Madre dell’Eucaristia, della Madre di Gesù e Madre vostra; benedico voi e il vostro trionfo spirituale. Lasciate che gli uomini parlino e dicano ciò che vogliono. Hanno detto tante cattiverie e calunnie contro di Me, volete essere da meno? No!

Io sono Dio, Io comando al Cielo e alla Terra, Io comando ad ogni uomo e se Io ho ordinato Vescovo Don Claudio, se gli ho dato l’Episcopato, nessun uomo della Terra può toglierlo. Gli uomini della Chiesa sono orgogliosi, pettegoli e montano tanta cattiveria nei riguardi del mio Vescovo soltanto per invidia e gelosia, ma Io, Dio, voglio che sia Vescovo a vita, per sempre.

Marisa - Mamma mia, c'è un grande fuoco. Mio Dio, non vederti e sentirti parlare mi incute una certa paura.

Dio Padre - Coraggio, figlia mia, stai versando il sangue per la Chiesa, per coloro che ami, per la tua comunità e le tue sofferenze mi sono molto gradite.

Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli. Come avete capito, anche il nostro Dio ha partecipato a questa grande festa. Dio non va dove ci sono migliaia e migliaia di persone, Lui è venuto qui, in questo piccolo luogo. Avete mai saputo che Dio ha parlato in altri luoghi? No. Comunque, grazie di tutto.

Marisa - Ciao.

(Marisa dà un bacio alla Madonna)

Puoi portare a Dio questo bacio? Tu puoi. Ciao.

Tutto il Cielo è andato via.

Voi che potete, applaudite al nostro Dio.

Sono andati via tutti. C'erano tutti gli angeli e i santi disposti in fila; Dio non si vedeva, c'era una grande fiamma, c'erano Gesù, la Madonna e S. Giuseppe; ho visto solo Gesù come Dio. Oltre agli angeli e ai santi, c'erano tutte le persone a noi care che sono morte e sono andate in Purgatorio, da dove spiccheranno il volo per andare in Paradiso, quando Dio vorrà. Vedessi come era grande il fuoco da cui proveniva la voce di Dio!

Vescovo - Bene, ora viviamo il momento più importante: la S. Messa.