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RACCOLTA LETTERE DI DIO

PASQUA DI RISURREZIONE

Roma, 11 aprile 2004 - ore 10:30

Pasqua di Resurrezione

Madonna - Sia lodato Gesù Cristo, miei cari figli.

Innanzitutto voglio farvi gli auguri e invitarvi a cantare alleluia a Cristo risorto. Ancora oggi succede ciò che è successo agli apostoli: quando Gesù si ritirava a pregare, loro dormivano.

Oggi c’è chi sta dormendo ancora, chi sta preparando il grande pranzo e chi è partito; mentre voi, piccole anime, siete qui, malgrado tutto, a pregare e, anche se siete pochi, il Paradiso sta scendendo su di voi. Ecco Gesù trionfante!

Marisa - Quanto sei bello!

Madonna - Insieme con Gesù c’è il mio amato sposo Giuseppe e ci sono tutti gli angeli e i santi, anche la tua mamma, Marisella, è qui. Come mai in altri posti, come S. Pietro, c’è tanta gente? Voi dite che la maggior parte sono stranieri, non sono romani, perché costoro debbono preparare…

Marisa - E dillo!

Madonna - L’abbacchio! Devono lavorare molto in cucina. Invece i miei due figli pensano prima alla preghiera, alla S. Messa, e poi, se c’è tempo, fanno il resto. Adesso voi non potete godere il Paradiso che è in mezzo a voi, però chiudete gli occhi e pensate che qui c’è Gesù con la sua famiglia, insieme agli angeli, ai santi e ai bambini, che sono venuti per farvi gli auguri. Questa volta Dio ha permesso a nonna Iolanda di farvi gli auguri; e voi pregatela, pregatela veramente.

Nonna Iolanda - Auguri a tutti.

Marisa - Ciao, mamma! Vedi come sono ridotta? Puoi dire a Gesù che lui è resuscitato, ma io sono ancora morta. Chiedigli se oggi mi fa stare un po’ meglio e poi domani fa riprendere tutti i dolori e le sofferenze. Molte volte mi ha detto che soffrirò fino alla morte. Guarda: i bimbi giocano intorno a lei e le tirano la tunica. Caro Nicolas, oggi non c’è la tua sorellina, è partita; Simon Pietro, puoi baciare il tuo fratellino e la tua sorellina e tu, Paolo, i tuoi cuginetti?

Madonna - Miei cari figli, anche se le feste vi fanno faticare di più, specialmente voi mamme, non dimenticate la preghiera, c’è molto bisogno di pregare. Piccolissimo gregge, a voi che siete tanto pochi, il Paradiso, che è qui, chiede preghiere. Pregate per la conversione di tutti gli uomini, dei sacerdoti e dei vescovi.

Pregate per le vostre anime e cercate di avere più carità, di essere più generosi, specialmente verso coloro che non hanno famiglia. Ci vuole tanto poco ad aiutare le persone che non hanno nessuno e fare loro da mamma. La generosità è una grande virtù e vi fa diventare grandi. Se conoscete delle persone che fanno parte della comunità e non hanno nessuno, siate per loro mamme e aiutatele.

Grazie ancora per ciò che avete fatto ai miei due figli, ma fatelo anche a coloro che non hanno più genitori, che non hanno più famiglia. Cercate di capire ciò che dico. Entrino nel vostro cuore queste parole: io devo essere generoso, io posso fare da mamma a chi è solo. Quando viaggiavo con Gesù in Palestina, facevo da mamma a tutti: agli apostoli, ai bambini che gli correvano incontro, non ero solo la mamma di Gesù, ma di tutti. Anche voi fate lo stesso, cercate di aiutarvi a vicenda, nella preghiera e nei bisogni materiali. Chi è mamma può capire. Di nuovo auguri a tutti: a coloro che sono partiti, a coloro che stanno dormendo, a coloro che stanno preparando da mangiare; auguri a tutti e specialmente ai bimbi.

Insieme al mio e vostro Vescovo, il Vescovo ordinato da Dio, il Vescovo dell’Eucaristia, e, non dimenticate, Vescovo dell’Amore, vi porto tutti stretti al mio cuore e vi copro con il mio manto materno.

Alzati, Eccellenza, e benedici insieme con me i presenti e gli assenti. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo.

Sia lodato Gesù Cristo.

Cantate come potete, ognuno dia la voce che può, tutti dovete cantare.

Marisa - Grazie. Ciao, mamma, ciao, piccolini. Sei sempre più bella. Hai visto quanto siamo pochi? Prega per noi. Io alla sera, prima di addormentarmi, prego tutti i santi e in ultimo prego te e ti chiedo di intercedere per la comunità. Va bene, ciao. Noi adesso ascoltiamo la S. Messa e ce la mettiamo tutta per essere raccolti e per cantare. Va bene? Prima c’era tutto il Paradiso ed ora non si vede più niente.

Vescovo - Ci siamo noi.

Marisa - Ci siamo noi. Sì, ma non c’era tutto questo.

Vescovo - C’era qualcosa di meglio.