Preghiera formulata da S.E. Mons. Claudio Gatti il 31 dicembre 2007
Roma, 31 dicembre 2007 - h.24
Purtroppo anche gli uomini della Chiesa hanno in mano i bicchieri per brindare e la bocca piena di panettoni. Noi, invece, come abbiamo fatto tutti gli anni, abbiamo preferito riunirci per questa breve preghiera e vivere gli ultimi minuti del vecchio anno e i primi del nuovo in Tua compagnia. Tu sei Dio, conosci bene, molto meglio di noi, la nostra situazione e i nostri problemi, i nostri desideri, le nostre paure e le nostre aspirazioni. Noi, stasera, affidiamo tutto nelle mani della Madre dell’Eucaristia affinché possa essere lei, a presentare a Te, questo cumulo di preghiere che hanno diverse sfaccettature. I rumori del mondo ci disturbano come ci disturba ciò che ci fa sentire fuori da questa realtà. Noi, o Dio, in questo momento, ti raccomandiamo tutti gli uomini, indipendentemente dalla razza, dal credo religioso, dalla cultura e dal censo. Ti presentiamo la Chiesa, la Tua Chiesa, perché quanto prima Tu la possa far rinascere senza macchie e senza rughe. C’è troppa sporcizia in questa Chiesa. Per me, da solo, sarà difficile fare opera di pulizia e, allora, io non posso dimenticare, anzi, te li raccomando caldamente, tutti quei vescovi e quei sacerdoti che ho ordinato, tutti quei vescovi e cardinali che collaboreranno con me, tutti quei sacerdoti che dovrò ancora ordinare vescovi, ma Ti prego, Dio, almeno permettici di chiederti di accelerare i tuoi interventi. Noi siamo stanchi e Tu lo sai meglio di noi, siamo provati e Tu lo sai meglio di noi. Ecco perché ci permettiamo di bussare al Tuo cuore e dirti: “Dì basta e facci rinascere prima che rinasca la Chiesa”. Fa’ rinascere in noi la speranza affinché questo 2008, che sta per cominciare, sia un anno più sereno, tranquillo per ciascuno di noi, e, mi permetto di aggiungere, in modo particolare per me e per Marisa. Signore, accelera e realizza quello che hai promesso a lei e che hai fatto sapere a me, perché l’avete detto voi che lei sarà molto più potente in Paradiso. Tu sai che molte persone aspettano questo suo ingresso per chiederle aiuti e grazie particolari. Ti raccomando questa comunità, la mia comunità, anch’essa provata; una comunità che ha conosciuto e conosce continuamente abbandoni e distacchi. Riempi quelle famose sedie vuote di cui Ti ho parlato tante volte e che mi fanno male, Tu puoi tutto. Fa’ comprendere al mondo, secondo i Tuoi modi e metodi, che Tu sei Colui che qui ha voluto l’inizio del trionfo dell’Eucaristia e della Madre dell’Eucaristia, l’inizio della rinascita e del proseguimento della vita della Chiesa, del trionfo del vescovo e della veggente, del trionfo di tutti coloro che ci hanno accompagnato in questi anni e che hanno pagato un contributo molto forte. Signore, permettimi di raccomandarci alla Madre dell’Eucaristia, lei si faccia portatrice delle nostre preghiere. Benedici questi giovani, uno ad uno, le loro famiglie, affinché possano essere saldi i vincoli del matrimonio e concedi anche a coloro che ancora non hanno pronunciato il loro sì d’amore la possibilità di formare una famiglia. Concedi agli ammalati e agli anziani la Tua assistenza, concedi a tutti ciò che stiamo cercando, ciò che chiediamo nelle nostre preghiere. Non posso dimenticare, e mi rivolgo a loro anche perché si facciano intercessori presso di Te, mio Dio, il mio amato San Giuseppe e la cara nonna Jolanda, che mi ama come figlio e che io amo come madre. Ed ora, Signore, ascolta le nostre voci che, all’unisono, cantano il Magnificat.